..Andiamo! ...alla scoperta delle scuole del Circolo di Ficulle (TR) e del territorio. |
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Il nostro è un piccolissimo paese della provincia di Terni, costruito su di una collina, alta circa 441 metri. Si può raggiungere facilmente: dista solo 8 km dall'uscita autostradale di Fabro. Anche se ora è abitato da pochissime famiglie, ha una lunga storia che si perde nel tempo. La struttura del vecchio borgo, a forma di un accampamento fa pensare ad una vecchia fortezza romana. Essa serviva da vedetta sulla valle del fiume Chiani che allora era navigabile e attraversato da zatteroni. Di recente sono riaffiorate in un podere anche reperti etruschi a testimonianza della presenza di questopopolo che abitò l'Umbria e la vicinissima Toscana. Se scendiamo a valle troviamo un fossato chiamato "Il fosso del bagno". La forza delle acque ha creato nella roccia calcarea e attraverso i millenni della cavità "Le tane del diavolo". In queste grotte, pensate, è vissuto l'uomo dell'età della pietra: lo testimoniano i numerosi reperti ritrovati dall'archeologo Umberto Calzoni nel 1934. In questo luogo, dove la tecnologia e l'inquinamento non hanno ancora deturpato l'ambiente, sgorga anche una sorgente di acqua sulfurea, la cui temperatura supera i 20°. Quando nel periodo medievale sorse il primo castello, le cui mura sono tuttora visibili, iniziò la storia documentata del paese. I conti Bulgarelli lo abitarono fin dal 1118 e il feudo fu conteso dai vari signori dell'epoca. Risalgono al 1600 i lavori di ricostruzione che danno a Parrano un aspetto simile a quello attuale: una manciata di case arroccate intorno ad un castello. Quando lo si scorge da lontano, sembra un nido di uccelli. Ed è proprio da un uccello che deriva il suo nome. Infatti "parra, che in latino vuol dire upupa, è un volatile simile ad un picchio, che ama costruire il suo nido nei nostri boschi. Nel territorio del Comune e specialmente vicino alle frazioni di Cantone, Frattaguida e Pievelunga si è strappato qualche campo ai boschi. In essi si coltivano ulivi e viti, i cui frutti danno un olio gustoso e degli ottimi vini. L'aria salubre che si respiura, le voci della natura che si possono ascoltare, la tranquillità dei vicoli e l'ospitalità cordiale degli abitanti fanno di Parrano un ottimo luogo di villeggiatura. Nel periodo estivo la zona si riempie di rumori e di profumi più "cittadini" e tutti noi, nel periodo invernale, viviamo di questi ricordi. Nelle piccole chiese di campagna sparse un po' ovunque, si possono ammirare anche dipinti o affreschi di Santi ed è alla loro vita che sono legate le feste paesane: 3 febbraio "San Biagio" Parrano 8 settembre "Madonna di Gabriello" Parrano 11 giugno "S. Barnaba" Cantone 5 maggio "Madonna della neve" Frattaguida 7 ottobre "Madonna del Rosario" Pievelunga Nel periodo di Natale, nelle cantine e grotte del centro storico di Parrano, si allestiscono presepi realizzati dai bambini delle varie scuole della regione. Alunni scuola elementare |