P A R R A N O

                 ..Andiamo!

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...alla scoperta delle scuole del Circolo di Ficulle (TR) e del territorio.

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tane del diavolo.jpg (9892 byte)     Le tane del diavolo

frattaguida madonna della neve.jpg (12972 byte)          Frattaguida

pievelunga parrano.jpg (13835 byte)         Pievelunga

parrano porta ripa.jpg (27311 byte)       Parrano (Porta Ripa)

 

Il nostro è un piccolissimo paese della provincia di Terni, costruito su di una collina, alta circa 441 metri. Si può raggiungere facilmente: dista solo 8 km dall'uscita autostradale di Fabro.

Anche se ora è abitato da pochissime famiglie, ha una lunga storia che si perde nel tempo.

La struttura del vecchio borgo, a forma di un accampamento fa pensare ad una vecchia fortezza romana. Essa serviva da vedetta sulla valle del fiume Chiani che allora era navigabile e attraversato da zatteroni. Di recente sono riaffiorate in un podere anche reperti etruschi a testimonianza della presenza di questopopolo che abitò l'Umbria e la vicinissima Toscana.

Se scendiamo a valle troviamo un fossato chiamato "Il fosso del bagno". La forza delle acque ha creato nella roccia calcarea e attraverso i millenni della cavità "Le tane del diavolo". In queste grotte, pensate, è vissuto l'uomo dell'età della pietra: lo testimoniano i numerosi reperti ritrovati dall'archeologo Umberto Calzoni nel 1934. In questo luogo, dove la tecnologia e l'inquinamento non hanno ancora deturpato l'ambiente, sgorga anche una sorgente di acqua sulfurea, la cui temperatura supera i 20°.

Quando nel periodo medievale sorse il primo castello, le cui mura sono tuttora visibili, iniziò la storia documentata del paese. I conti Bulgarelli lo abitarono fin dal 1118 e il feudo fu conteso dai vari signori dell'epoca. Risalgono al 1600 i lavori di ricostruzione che danno a Parrano un aspetto simile a quello attuale: una manciata di case arroccate intorno ad un castello. Quando lo si scorge da lontano, sembra un nido di uccelli. Ed è proprio da un uccello che deriva il suo nome. Infatti "parra, che in latino vuol dire upupa, è un volatile simile ad un picchio, che ama costruire il suo nido nei nostri boschi.

Nel territorio del Comune e specialmente vicino alle frazioni di Cantone, Frattaguida e Pievelunga si è strappato qualche campo ai boschi. In essi si coltivano ulivi e viti, i cui frutti danno un olio gustoso e degli ottimi vini. L'aria salubre che si respiura, le voci della natura che si possono ascoltare, la tranquillità dei vicoli e l'ospitalità cordiale degli abitanti fanno di Parrano un ottimo luogo di villeggiatura. Nel periodo estivo la zona si riempie di rumori e di profumi più "cittadini" e tutti noi, nel periodo invernale, viviamo di questi ricordi. Nelle piccole chiese di campagna sparse un po' ovunque, si possono ammirare anche dipinti o affreschi di Santi ed è alla loro vita che sono legate le feste paesane:

3 febbraio     "San Biagio"                   Parrano

8 settembre "Madonna di Gabriello"     Parrano

11 giugno     "S. Barnaba"                   Cantone

5 maggio      "Madonna della neve"      Frattaguida

7 ottobre       "Madonna del Rosario"   Pievelunga

Nel periodo di Natale, nelle cantine e grotte del centro storico di Parrano, si allestiscono presepi realizzati dai bambini delle varie scuole della regione.

Alunni scuola elementare

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