Domenica andrò a visitare ...

Terni: città industriale per eccellenza con famose acciaierie ma dotata, anche di cospicuo patrimonio artistico.

Degno di nota è L'Anfiteatro Romano che si trova in via del Vescovado, in parte compreso nei Giardini Pubblici. E' l'edificio romano meglio conservato della città antica e costituisce uno dei complessi più suggestivi della città. Fu eretto a pianta ovale nel I secolo d.c. presso il limite della cinta urbica e durante le invasioni galliche servì come fortezza. La scelta del luogo è dovuta alla necessità di facile accesso da parte di coloro che venivano dalla campagna. A sud, l'edificio è occupato dalla chiesa del Carmine mentre a nord dal Vescovado. Esaurita la sua funzione di edificio per spettacoli, l'anfiteatro ebbe la sorte comune alla maggior parte degli edifici monumentali romani, fu cioè, usato come cava di pietra. Oggi, purtroppo, sono conservati solo i 2/3 del perimetro originale, agli Uffizi di Firenze è conservato un disegno di Baldassare Peruzzi o di Francesco di Giorgio Martini risalente al periodo rinascimentale il quale rappresenta una parte della facciata dell'Anfiteatro decorata con ordini architettonici e cornici. Inoltre il disegno ci informa della presenza di due livelli, il primo ad arcate e il secondo con attico chiuso. La costruzione è stata in gran parte distrutta nel seicento ma se ne sono salvate le parti inglobate in case rimaste in piedi. Analizzando la costruzione si nota che in corrispondenza dell'asse maggiore c'erano due ingressi principali mentre nella parte meridionale c'erano accessi secondari. Purtroppo le strutture ancora conservate non permettono di sapere dove fossero le scale che davano accesso al piano superiore. L'arena, lo spazio interno dove si svolgevano i giochi, si presenta come una grande spianata e la cavea, lo spazio per gli spettatori, non è più scavata nella terra ma è completamente sostenuta dalle strutture murarie. E' possibile anche notare che l'anfiteatro romano è uno dei primi esempi di anfiteatro con galleria aperta verso l'esterno. Interessante è il materiale da costruzione il quale è costituito da pietra sponga proveniente dalle Marmore e le tecniche edilizie sono varie con opus reticolatum e opus incertum. L'opus reticulatum è usato per le zone di muro tra i pilastri ed è una tecnica edilizia tipica dei romani del secondo secolo avanti Cristo con blocchetti in pietra a forma piramidale e questo fà in modo che il materiale penetri fra gli stessi blocchetti. L'opus incertum invece è usato per gli ambienti settentrionale ed è formato da paramenti di pietra di forma irregolare con all'interno l'opus caementicium: un materiale duttile e plastico, un impasto di calce, sabbia o pozzolana, scaglie di pietra e acqua presente in tutte le tecniche murarie romane. Si è notato inoltre che l'anfiteatro è leggermente più piccolo di quello di Spoleto e Spello il che farebbe pensare a un numero inferiore di spettatori infine tra gli anfiteatri umbri soltanto questo ternano e quello di Carsulae sono entro l'abitato mentre in genere tale edifici sorgevano al margine o addirittura fuori delle mura. Questo è un esempio del patrimonio artistico ternano ma interessante è anche piazza del duomo con i suoi palazzi, però di questo ne parleremo nel prossimo numero.

Rosaria Piacenti


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