A scuola o al lavoro? Cosa è meglio? ... tutti al lavoro!!!
Dalla fine del mese di gennaio fino alla fine di febbraio, gli allievi e le allieve delle classi quarte del nostro istituto, provenienti dai vari indirizzi (turistico, contabile, segretarie), hanno vissuto una delle più belle esperienze che la scuola possa offrire a noi studenti: l'alternanza scuola lavoro.
Per 15 giorni i ragazzi hanno avuto la possibilità di stare a contatto con quello che è il mondo del lavoro e fare valutazioni del tipo se è meglio quest'ultimo o la scuola, e se questa fornisce la preparazione necessaria per esservi poi catapultati.
In questi giorni è stato possibile vedere ragazze e ragazzi indaffarati negli uffici del Comune, della Regione, di notai, di agenzie di viaggio, negli alberghi, nelle A.P.T.
Tra le riflessioni che vorrei esprimere, la prima riguarda il fatto che quando si svolge un'attività a contatto con il pubblico, purtroppo, l'abito fa il monaco, ossia è molto importante il modo in cui ci si presenta al prossimo, il vestito, la pettinatura, il trucco, il modo di esprimersi.
La scuola fornisce sicuramente nozioni teoriche ma non ci prepara in modo altrettanto buono dal punto di vista sopra esposto.
Infatti l'educazione, il modo di comportarsi e di esprimersi, sono sicuramente le qualità principali richieste dal mondo del lavoro che rimane totalmente diverso da quello scolastico: li non ci si può più vestire a proprio gusto e piacimento, non si può entrare in ritardo o essere assenti quando si vuole, non si possono passare sei ore a disegnare su un foglio perché non si ha voglia di stare attenti!
Anche se quello del lavoro ci sembra un mondo più bello, perché lontano dalle interrogazioni e dai compiti in classe, questo non deve farci sognare perché i compiti in classe ci aspetteranno per tutta la vita.
La scuola dovrebbe cercare in qualche modo di avvicinarci di più a questo mondo diverso dal nostro; fortunatamente il nostro istituto, anche se per soli quindici giorni ci offre questa opportunità che va vissuta in tutta la sua bellezza ed importanza, con spirito critico ma soprattutto con tanta voglia di imparare.
Verdiana Filippi