Persona tranquilla dalla cui voce, pacata, traspare la commozione nel ricordare i tristi giorni della sua prigionia. Racconta la sua storia, evidenziando alcuni avvenimenti che maggiormente hanno segnato quel periodo. Aver subito maltrattamenti fisici. Aver assistito ad atti disumani nei confronti di altri prigionieri, quali l’uccisione brutale per futili motivi. In alcuni momenti, per sfamarsi, ha raccolto le bucce delle patate dalle immondizie, lavandole poi con la propria urina. Dopo la liberazione e prima dell’incontro con gli americani, alcuni civili tedeschi hanno dimostrato grande umanità nei suoi confronti.

Nome e Cognome

Igino Carlini

Luogo di residenza

Terni

 

 

Reparto militare

35° Reg. Artiglieria

Luogo cattura

Rodi

Data cattura

 9 Settembre 1943  

Campo di smistamento

Kijevo

Ultimo campo di internamento

Vicinanze di Vienna

Altri campi

 

Numero matricola

 

Tipo di lavoro svolto

Lavori in campagna, cura degli animali, lavori di carico e scarico alla stazione, costruzione di una pista per aerei e di un porticciolo sul Danubio

Località di lavoro

Kijevo

Fabbrica/industria

 

Luogo di liberazione

Innsbruck

Data di liberazione

1 Maggio 1945

Liberato da

Americani

Compagni di prigionia

Cassetta Emilio, Partenzi Angelo, Leopardi Romolo, Lampa Filippo, Ferri Federico, Giusto Giuseppe.