Appartenevo al Corpo dei Carabinieri, quando l’8 Settembre mi trovavo a Gorizia  ero di piantone in caserma. Alle ore 8 fu dichiarato l’armistizio, alle ore 9 ricevemmo un telegramma dal 24° Corpo d’Armata firmato dal Gen. Del Monte che ci diceva di considerarci consegnati in caserma pronti ad ogni attacco da eventuali nemici. I tedeschi ci attaccarono; il nostro Comandante ci disse che nella storia dell’Arma mai un Carabiniere si era arreso, quindi rispondemmo al fuoco, ma dopo poco tempo ci fecero prigionieri: iniziammo così il nostro triste percorso verso la prigionia. Arrivammo al campo di concentramento, ci utilizzarono nel lavoro di manutenzione di una ferrovia poi ci portarono a lavorare in una miniera ed infine ai confini con l’Ungheria per lavori di consolidamento. Il vitto era scarso, la vita era difficile, lavoravamo 12 ore al giorno e se non riuscivamo a completare il nostro lavoro giornaliero dovevamo continuare senza sosta. Improvvisamente arrivò la notizia che Hitler era morto e fra molte contraddizioni iniziò la fase della liberazione.

Nome e Cognome

Ermete Castrichini

Luogo di residenza

Terni

  Documenti di Castrichini Ermete 

Reparto militare

Legione di Trieste carabiniere, compagnia esterna di Gorizia

Luogo cattura

Canale d’Isonzo

Data cattura

9 Settembre 1943

Campo di smistamento

Koenigsberg - Germania

Ultimo campo di internamento

Stablak I A

Altri campi

Hohenstein

Numero matricola

2150

Tipo di lavoro svolto

Manutenzione alle ferrovie

Località di lavoro

Koenigsberg

Fabbrica/industria

 

Luogo di liberazione

 

Data di liberazione

30 Aprile 1945

Liberato da

 

Compagni di prigionia

Gennari Adolfo ( Alto Adige ), Tardone Marco, Mandolini Mario, Ragionieri, Pasteni Alberto