Ricorda con estrema lucidità gli avvenimenti che vanno dalla resa alla prigionia.
Fra i molteplici episodi che hanno contraddistinto questo periodo, due in particolare sono rimasti impressi nella sua memoria:
“ Dopo l’armistizio rimanemmo in attesa di disposizioni per ben due giorni . Infine arrivò un ufficiale tedesco che ci disse: <consegnate le armi che vi rimandiamo a casa, mentre noi continueremo a combattere anche per voi>. Ci caricarono su vagoni bestiame senza chiudere le porte, questo in noi avvalorò quanto ci era stato dichiarato – torniamo a casa – passammo molte ore in viaggio quando improvvisamente  ci fermammo; pensavamo di essere in Italia ma eravamo in territorio tedesco. In quel momento capimmo che ci avrebbero portati in un campo di concentramento”.
“Durante la prigionia ci portarono in ospedale per una visita medica dove incontrammo delle suore che, saputo che eravamo italiani, ci chiesero del Papa. Io che nel portafoglio avevo un effige del Papa gliela donai e queste commosse mi regalarono del pane”.

Nome e Cognome

Roberto Mazzitelli

Luogo di residenza

Terni

  Documenti di Mazzitelli Roberto 

Reparto militare

Aviazione

Luogo cattura

Atene

Data cattura

13 Settembre 1943

Campo di smistamento

Friedenshitte

Ultimo campo di internamento

Friedenshitte

Altri campi

 

Numero matricola

 

Tipo di lavoro svolto

Saldatore elettrico

Località di lavoro

Friedenshitte

Fabbrica/industria

Stalbau

Luogo di liberazione

Friedenshitte

Data di liberazione

18 Gennaio 1945

Liberato da

Russi

Compagni di prigionia

Francesco Calzamaglia di Imperia,

Mario Cantarella di Terni.