Mi trovavo a Sabaudia per il servizio di leva, quando il primo bombardamento, che colpì Terni, distrusse la mia casa. Mio padre  rimase gravemente ferito e fu trasportato all’ospedale di Roma in gravi condizioni. Mi concessero una settimana di licenza per assisterlo. Ripartii, che era ancora grave, arrivai a Casale Monferrato l’11 Settembre 1943 ad armistizio già avvenuto, fui subito fatto prigioniero e con la morte nel cuore, per le condizioni di mio padre, dovetti affrontare il peso della prigionia. Una nota di coraggio ci venne  da alcune ragazze, che sfidando le guardie che ci scortavano alla stazione per caricarci sui carri bestiame, ci offrirono da mangiare. Questi atti di coraggio furono un sostegno per  la difficile situazione che dovevamo affrontare. Dopo molte peripezie arrivammo in Germania, qui la situazione non si presentò molto incoraggiante: il vitto era scarso, i Tedeschi non parlavano, ma urlavano ed ogni volta che aprivano bocca era come se venissimo colpiti da un pugnale. Il primo campo di prigionia non fu l’unica esperienza, cambiai molti campi, ma la situazione non  si rivelò diversa. Questi campi di concentramento erano studiati ad arte per annullare la dignità umana. Con molta sofferenza riuscimmo a sopportare le angherie fino al giorno della liberazione che ci vide uomini diversi e disfatti.

Nome e Cognome

Spartaco Teofoli

Luogo di residenza

Terni

  Documenti di Teofoli Spartaco 

Reparto militare    

Ufficiale IV° Reggimento artiglieria contraerea

Luogo cattura

Casale Monferrato

Data cattura

10/09/1943

Campo di smistamento

Sandbostel

Ultimo campo di internamento

Benjaminowo

Altri campi

Witzendolf

Numero matricola

 

Tipo di lavoro svolto

 

Località di lavoro

 

Fabbrica/industria

 

Luogo di liberazione

Benjaminowo

Data di liberazione

 

Liberato da

Inglesi

Compagni di prigionia