Inserendo sotto lo specchio un disegno a “metà”
si otterrà una figura “intera” composta da due
parti uguali.
La figura che si ottiene allo specchio è la simmetrica di quella
disegnata sul foglio.
Come si vede, nello specchio, si conservano le
forme delle figure e le loromisure, ma cambia l’orientazione.
Si può provare a disegnare delle figure e osservare allo specchio
ciò che si ottiene.
Camere
di specchi a 2 dimensioni
Camere
di specchi a 3 dimensioni
I vari modelli che si vedono rappresentano camere di specchi.
Possono essere utilizzati in vari modi:
-scegliendo una mattonella e cercare di prevedere che disegno essa formerà;
-cercare la mattonella adatta per riprodurre disegni
predisposti;
- osservare che un disegno elementare (ad esempio
una
freccia) produce disegni diversi secondo la camera di
specchi usata;
-usare le camere con oggetti qualsiasi che si
abbiano in tasca ed osservare come si formano disegni diversi a seconda
della posizione in cui l’oggetto viene posto;
-creare
un disegno e verificarne l’effetto.
Osservando le figure che si formano in queste diverse camere si potrà
notare che c’è qualcosa che accomuna disegni che si realizzano con
mattonelle diverse, ma nella stessa camera: le forme risultanti potranno
essere anche molto diverse tra loro, però c’è qualcosa che i disegni
hanno in comune, qualcosa che riguarda lo schema secondo cui si ripetono:
questo qualcosa è precisamente il tipo di simmetria.
Rotoomotetia
Questo strumento permette di ottenere la composizione di una
rotazione e di una omotetia, da cui il nome “rotoomotetia”.
Scrivendo
qualcosa con la penna in uno dei due fori, è interessante osservare
come diventa la sua immagine “trasformata”.