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I documenti antichi (papiri egizi,
tavolette di argilla con iscrizioni cuneiformi ritrovate in
Mesopotamia) testimoniano l'esistenza di conoscenze
matematiche abbastanza avanzate già intorno al 2000 a.C. Allinizio, però,
non era considerata una scienza ma solo una tecnica per misurare e
costruire. I primi a considerare come figure il triangolo o il cerchio
furono i Greci, che scoprirono un processo fondamentale: la dimostrazione,
vale a dire larte di giungere, mediante la logica, da certe premesse ad
una conclusione. La
geometria quindi, intesa come disciplina astratta e rigorosamente
fondata su un metodo deduttivo, è una creazione originale dello spirito
greco.
I filosofi della
scuola ionica, soprattutto Talete di Mileto (al quale numerosi
teoremi di geometria elementare vengono ancora oggi attribuiti, sia pure
con molte riserve), furono i primi a intuire la possibilità di dimostrare
le proprietà delle figure geometriche, cioè di dedurle da alcuni
principi intuitivi. Arrivare, però, a scoprire le proprietà e i
principi del mondo affidandosi soltanto alla propria intuizione o anche
alla propria capacità visiva è sicuramente qualcosa di errato perché non
sempre bisogna fidarsi senza aver dato prima una dimostrazione razionale.
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