Guerra santa
Secondo la legge canonica il mondo è diviso in due zone:
dar al- Islam (casa dell’Islam) e dar al-harb (casa della guerra, cioè
tutti i paesi non musulmani). La guerra santa (gihad) è obbligatoria per
la comunità in generale e non per tutti i singoli individui, e diventa
obbligo personale solo in caso di aggressione. L’attacco deve essere
preceduto da un invito a convertirsi: solo dopo un esplicito rifiuto alla
conversione o alla sottomissione, si deve procedere all’attacco.
Il concetto di guerra santa, cioè voluta da Dio e in suo nome, mostra
analogie con le Crociate cristiane.
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E' il testo sacro fondamentale
dell'Islam. Il termine arabo
significa "da recitarsi ad alta voce"; potrebbe trattarsi della forma
arabizzata di una parola siriaca, che indica il libro contenente quelle
che, per i musulmani, sono rivelazioni consegnate da Allah (Dio) a
Maometto durante la sua vita di profeta alla
Mecca e a Medina nei primi decenni del VII secolo. Le rivelazioni erano
state trasmesse in lingua
araba e, secondo la tradizione musulmana più diffusa, avvenivano
attraverso l'arcangelo Gabriele. I seguaci di Maometto impararono a
memoria le rivelazioni che il profeta recitò loro e talvolta le
trascrissero su oggetti come foglie di palma, schegge d'osso e pelli di
animale. Dopo la morte di Maometto, avvenuta nel 632, i suoi seguaci,
intorno al 650, durante il califfato di Othman, conferirono loro la
forma nella quale attualmente conosciamo il Corano. Il Corano è
suddiviso in 114 capitoli (sure), ciascuno recante un titolo
diverso ma cominciante, ognuno con la formula “nel nome di Allah
grande e misericordioso”, suddivisi a loro volta in versetti; le
suddivisioni in versetti e capitoli dipendono dalle diverse edizioni del
testo.
Il Corano è stato composto sia in prosa che in versetti
sciolti, il cui stile è spesso allusivo ed ellittico; la struttura
grammaticale e il vocabolario sono spesso oscuri, e, come molti testi
sacri, si presta a diverse interpretazioni, dal momento che alcuni passi
sono di difficile comprensione. Generalmente viene appreso a memoria e
recitato in alcune scuole, dette coraniche appunto, tipiche della
comunità musulmana, dalla quale viene tradizionalmente considerato
l'esempio più fulgido di lingua araba: poiché in genere i musulmani
accettano il fatto che il Profeta fosse analfabeta, viene ritenuto un
miracolo il fatto che una simile opera sia stata prodotta per mezzo di
Maometto.
Il contenuto è costituito sostanzialmente da prescrizioni
etiche e morali, da moniti sulla venuta dell'ultimo giorno e del
giudizio finale, da narrazioni concernenti la vita degli "inviati", i
profeti che precedettero Maometto e dei popoli presso i quali essi
furono inviati, nonché da regole riguardanti la vita religiosa o
argomenti come il matrimonio, il divorzio e l'eredità.
Il suo messaggio fondamentale è che esiste un solo Dio, il
misericordioso creatore di tutte le cose, che richiama continuamente
l'umanità alla sua adorazione e al suo servizio, inviandole profeti
talvolta respinti dai popoli peccatori, ai quali sarà riservata una
punizione. È considerato dai musulmani una delle due fonti principali
della legge islamica, insieme alla Sunna per i sunniti e, per gli
sciiti, agli imam.
Il Corano fissa con chiarezza gli obblighi fondamentali per un credente
musulmano.
L'etica è fondata sul principio della fratellanza umana. E' vietato bere
alcolici, consumare carne di maiale o comunque ricca di sangue,il gioco
d'azzardo, l'usura, la riproduzione dell'immagine umana ed animale. Tra
le norme religiose rientra anche quella della
guerra santa.
Il calcolo del tempo è regolato su un calendario particolare, a partire
dalla data dell'egira.
Fin dalla morte del Profeta si ebbe all'interno dell'Islam la scissione
tra Sunniti e Sciiti; a partire dal
sec. IX si è sviluppata al suo interno una corrente mistica, il
sufismo. |
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Corano
In verità lo abbiamo fatto
scendere in chiara lingua araba, affinché possiate comprendere
[Il Sacro Corano, sura di Yûsuf, XII:2]
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