Sindbad il marinaio:
il ricco mercante Sindbad narra al povero Sindbad il facchino, assillato
dal bisogno quotidiano, sette avventure di viaggio, dimostrandogli come
ogni volta egli abbia saputo, con la propria tenacia e con l'aiuto della
buona sorte, risollevarsi dai rovesci della fortuna. Alla fine di ogni
avventura il mercante regala al povero una somma di cento denari.
La morale che lega tutte le storie può essere riassunta nei versi del
poeta: "Quando le cose si arruffano e formano un nodo, allora viene una
decisione del cielo che le sbroglia. Abbi pazienza, quello che era oscuro
diviene chiaro, e chi ha stretto il nodo, forse lo scioglierà". Forte
di questa convinzione, il mercante supera le più incresciose situazioni,
ma ogni volta l'ingegno, la tenacia, la fede in Dio, ma soprattutto una
buona dose di fortuna, gli consentono non solo di sopravvivere, ma di
ritornare in patria più ricco di prima. |
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Ricca raccolta di novelle orientali, di
varia ambientazione storico - geografica e di differenti autori.
| Il racconto
La cornice complessiva dell'opera è centrata sul re persiano Shariar, che,
essendo stato tradito dalla moglie, decide di sposare ogni sera una
fanciulla, per poi farla uccidere al mattino seguente. Quando la sorte
tocca alla bella e saggia Sheherazade, questa escogita uno stratagemma:
racconta al re una bellissima storia, ma non ne rivela il finale fino alla
notte seguente, così da non essere uccisa al mattino. Il re , affascinato
dalle storie di Sheherazade, ne ascolta per mille e una notte, finché,
avendo compreso che non tutte le donne sono infedeli, si tiene la sua
sposa.
Ciascuna delle storie principali de “le Mille e una notte” è quindi
narrata da Sheherazade; e questa narrazione nella narrazione viene
riprodotta
su scale minori, con storie raccontate dai personaggi delle storie
di Sheherazade, e così via. |
| Ambientazione
L'ambientazione delle novelle è alquanto varia: il racconto ha una
origine indo - iranica ed appartiene al nucleo più antico. In molte altre
novelle intervengono geni e spiriti, che denotano una antica
derivazione persiana. Si individua pure un ciclo dei
racconti di Baghdad chiaramente di tradizione arabo-musulmana, nelle quali
assume un ruolo fondamentale il califfo Harun al-Rashid ed un ciclo di
novelle ambientate in Egitto. Alcune novelle, infine, sono parzialmente
ambientate in Cina.
In tempi successivi vennero aggiunti racconti estranei, quali le avventure
di Sindbad il marinaio. |
| Origine
Inizialmente tramandate oralmente, si ritiene che la prima stesura
organica sia datata attorno al X sec. È
infatti di questo periodo un'opera dal titolo persiano "Hazàr afsane"
(1000 notti), che potrebbe essere identificata col nucleo più antico de
Le mille e una notte. in Egitto l'opera “Alf laila wa-laila” (titolo arabo che letteralmente
significa "Mille e una
notte") era molto popolare e conosciuta.
Non esiste un unico testo originale al quale fare riferimento bensì un
certo
numero di antichi manoscritti, talvolta differenti fra loro in quanto a
novelle contenute. La raccolta venne divulgata in Francia
attorno al 1715 da Antoine Galland, studioso delle civiltà orientali, il
quale la tradusse in francese, con il nome “Les Mille et une nuits,
contes arabes traduits en français” per farne dono una dama di
palazzo. Questa traduzione ebbe un grandissimo successo e venne
divulgata in tutta Europa. |
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Mille e una notte
...Non c’è che da chiudere gli occhi e
lasciarsi condurre indietro nel tempo nei profumati giardini in riva al
Tigri....
da
Verso nuove culture
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