CATULLO
VITA:
Catullo nasce da un agiata famiglia intorno all'84 a.C. e morì tra il 54-53 a.C. Educato in gioventù a Verona, dove era nato, si trasferì a Roma a vent'anni. A Roma frequento oratori come Ortensio
Otralo( a cui è dedicata la traduzione della Chioma di Berenice) e poeti come Cinna e Calvo . Catullo entrò a far parte di un gruppo di poeti, soprannominati da Cicerone con il dispregiativo Poeti Novi. Infatti Cicerone li considerava il nemico numero uno delle tradizioni romane, inoltre li considerava dei poeti che producevano solo "bazzecole", lo stesso Catullo chiama le sue poesie
Nugae( delle bazzecole, ragazzate, scherzose). |
LIBER: |
E' composto di centosedici carmi, organizzati in sequenza tripartita. I primi sessanta carme sono nugae, cioè "cose da poco", sono testi di contenuto privato, dominati dalla presenza di affetti e amicizie in episodi e situazioni diverse. Il secondo gruppo è formato dai" carmina docta" di contenuto erudito e di esplicito richiamo ai modelli ellenistici. In cui sono presenti due cori nuziali(poesie per occasioni specifiche), due epili e le elegie (imitanti le elegie greche, a differenza di quelle greche, che parlavano di amori mitologici, Catullo trattò dell'amore soggettivo). Infine ci sono quarantotto epigrammi e sono tutti costituite da coppie di versi formati da un esametro e pentametro. Anch'essi sono componimenti di varia ispirazione, di solito di breve estensione e di tono epigrammatico o elegiaco. La metrica più usata da Catullo per i carme è l'endecasillabo falecio: è formato da un primo piede non stabile( uno spondeo _ _ , o un trocheo _ , o un giambo _ ) seguito da un dattilo e da tre trochei. La cesura più frequente è la semiquinaria, che cade dopo la lunga del terzo piede. _ - / _ / _ / _ / _ _ // |
Autore: Catullo |
Opera: è il carme II del Liber di Catullo. |
Leit Motiv: il poeta ,lontano dalla donna amata, la immagina giocare con il suo animaletto , dietro si nascondon meditazioni sulle gioie e dolori dell'amore. |
Motivo occasionale della poesia: meditazione di Catullo sulle gioie E dolori dell'amore e sulla precocità della vita. |
Ambientazione: immaginaria |
Metrica: endecasillabi faleci |
Argomento iniziale: l'autore cerca di immaginare la sua donna, la descrive in un azione familiare come quella di giocare con il suo passerino, delizia dei suoi occhi. |
Argomento finale: l'autore parla della legenda di Atlanta, una donna, che non volendosi sposare, viveva di caccia e sfidando a corsa i suoi pretendenti. Sconfitta da Ippomene diventa sua sposa. |
Relazione tra il titolo, l'argomento iniziale e il contenuto della poesia: l'autore inizia con il descrivere l'affetto di Lesbia per il suo passerino, descrivendo lei che gioca con l'animaletto. Poi diverge a parlare delle sofferenze e gioie dell'amore. |
1. Parafrasi: |
Passer, deliciae meae puellae, Oh passero, delizia della mia fanciulla quicum ludere, quem in sinu tenere, con il quale è solita scherzare e tenere nel grembo cui primum digitum dare appetenti a lui prima che lo desidera et acris solet incitare morsus, e procurarne pungenti morsi cum desiderio meo nitenti quando al mio fulgido desiderio carum nescio quid lubet iocari, piace prendersi un non so che di gioco, et solaciolum sui doloris, e piccolo conforto del suo dolore, credo, ut tum gravis acquiescat ardor: credo, perché trovi tregua la tormentosa passione: tecum ludere sicut ipsa possem come la tua padrona potessi giacere con te et tristis animi levare curas! e alleviare le pesanti sofferenze dell'animo! Tam gratum est mihi quam ferunt puellae Tanto grato è a me quanto furono state Pernici aureolum fuisse malum, alle fanciulle di Perinice le mele d'oro, quod zonam solvit diu ligatam. che resero la vergine ,a lungo, sposa. |
2. Sequenze: |
1)Lesbia e il passerino Catullo descrive la scena familiare di Lesbia mentre gioca con il suo animaletto e l'affetto che nutre per questo. 2)dolore dell'amore speranza di trovare la tregua alla tormentosa passione. 3)legenda di Atlanta parla del mito di Atlanta .frammento di cui gli studiosi danno incerta attribuzione al carme II. |
3. Aspetti stilistici: Passer: è vocativo da collegare alla principale tecum..possem(verso 9) Delicia :è plurale Tantum( per persone e cose care) Quicum...quem: notevole è l'uso dei tre nessi relativi regge gli infiniti "ludere,tenere,dare,incitare" In sinu :è sottinteso vestis; cui: concorda con appetenti Acris: forma arcaica dell'accusativo concorda con morsus; Cum: ha valore temporale; l'astratto desiderio( dativo meo); lubet equivale a libet; solacium: diminutivo, può essere inteso come esplicativo di carum nescio quid; credo: forma parentetica; ut: valore finale ed esclamatica; dolor: motivato dalla lontananza. Tecum ludere ...possem: rivolgendosi al passer e al vocativo iniziale ripetendo il verbo ludere. Possem: imperfetto ottativo esprime l'irrealizabilità del desiderio. Sicut ipsa :ha un forte rilievo come il greco autòs .tristis: concorda con curas. |
TORNA INDIETRO |