IL SETTECENTO
Nell'ambito storico, questo secolo segna principalmente il periodo di egemonia francese in Europa : portando a compimento il disegno di Richelieu, Luigi XIV e, poi, Napoleone raggiungono il culmine di questa dominazione. In questo secolo vengono rivendicati i diritti inalienabili dell'uomo e del cittadino nella Rivoluzione americana, prima, e francese, poi. L'Italia, dopo aver "spagnoleggiato" per tutto il Seicento, viene dominata dagli austriaci, in un primo tempo, e poi da Napoleone, con la costituzione del Regno d'Italia. Il Settecento è principalmente il secolo dell'illuminismo, quel vasto movimento culturale-filosofico, sorto in Inghilterra e diffusosi ben presto in tutta Europa, che cerca di "capire" la realtà attraverso i "lumi" della ragione. Nella ragione l'illuminismo ha illimitata fiducia, perché essa sola appare lo strumento, comune a tutti gli uomini, atto a liberarli dai pregiudizi e dall'ignoranza in cui sono stati volutamente tenuti finora per mantenerli in sudditanza. La chiarezza razionale di contro all'oscurità è il tema fondamentale del secolo. In arte ciò significa l'opposizione al barocco e ai suoi eccessi artificiosi, l'opposizione ai fori contrasti chiaroscurali, il recupero della leggerezza delle forme e della luminosità. La progressiva ricerca di chiarezza conduce, in un passaggio storico graduale, dal barocco al neoclassicismo. Il periodo intermedio fra il primo e il secondo è detto, con due termini coniati in età posteriore, entrambi esprimenti un giudizio negativo, "rococò". La prima deriva dal francese rocaille, con cui si indicavano le conchiglie, le nicchie, le pietre scolpite che servivano per la decorazione delle grotte nei giardini. Perciò è un termine che vuole interpretare il carattere bizzarro e capriccioso, elegante, e al tempo stesso il naturalismo esclusivo letterario dell'epoca. Nell'ambito dell'architettura sarà presente molto spesso il tema dell'abitazione in campagna, assecondando la moda della villeggiatura, comune all'aristocrazia di tutta Europa, oltre ai temi tradizionali come la chiesa e il palazzo. Le architetture dei palazzi di quest'epoca, come palazzo Morandi ,   palazzo Montani e palazzo Gazzoli, appaiono, spesso, come scene teatrali della vita quotidiana, noiosa e insulsa, dei componenti dell'aristocrazia, come mostrerà Parini nel "Il Giorno". Infatti in questo periodo il teatro conosce una grande diffusione sulla penisola, grazie anche alla riforma di Goldoni, e un po' ovunque vengono costruiti nelle città teatri stabili, come a Terni il teatro Verdi . Dalla seconda metà del settecento si diffonde in Europa il "neoclassicismo" in ambito culturale, con la rivalutazione della cultura classica. I temi pittorici hanno l'aspetto di rappresentazioni teatrali e i protagonisti sembrano recitare come fossero attori, o meglio cantanti d'opera, vista la diffusione del melodramma come spettacolo popolare.
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