CAPITOLO III
Il segreto di Francesca
Classe 3f
Ad
un tratto Martina si alzò dal letto. Si vestì in fretta, dando un rapido
sguardo all’orologio, e corse a scuola. Una volta arrivata, si sedette al suo
banco in silenzio, aspettando che Marco arrivasse: “Ovviamente sarà con
Francesca”, pensò. Quando Marco entrò in aula, non la degnò neppure di uno
sguardo. Martina rimase, in apparenza, indifferente ai suoi comportamenti, ma si
rese conto di essere un po’ gelosa.
Suonò
la campanella. Martina uscì in corridoio, quando vide Marco e Francesca che
giungevano verso di lei. Bastò un attimo, dopo aver sfiorato Francesca, per
ricordare la visione del giorno precedente. Le passarono davanti gli occhi
quelle immagini terribili e sentì un forte dolore alla spalla, proprio nel
punto in cui aveva quel livido che l’aveva tormentata per tutta la notte.
Francesca era lì, a pochi passi da lei, e camminava accanto a Marco con aria
soddisfatta. Un perfido sorriso le si era dipinto in volto, mentre pensava:
“Bene, è diventata più debole…”.
Il
giorno successivo Marco si svegliò di soprassalto, pensando che fosse in
ritardo per la scuola. Scese di corsa a fare colazione, ma poi, guardando il
calendario, si accorse che era domenica. In quel momento suonò il campanello.
Alla porta c’era Martina, che lo guardò negli occhi e disse: “Ma che cosa
ti sta succedendo?”. Marco rispose: “Non sei la persona che credevo, mi hai
preso in giro per tutto questo tempo!”.
La
ragazza fu molto ferita dalle parole di Marco, ma all’improvviso capì. La
visione che aveva avuto era realtà: la nuova arrivata era un demonio e stava
mettendo Marco contro di lei!
Ciò
che Martina tentò di dire in seguito non ebbe molta importanza, perché Marco
non credette ad una sola parola. La salutò bruscamente e richiuse la porta.
Era
mezzogiorno, aveva appuntamento al parco con Francesca e non voleva farla
aspettare: uscì di casa e andò subito a comprarle dei fiori.
Quando
arrivò, tuttavia, vide Francesca che parlava con un altro ragazzo. All’inizio
pensò che fosse un amico e si affrettò per raggiungerli. Ad un tratto, però,
vide una cosa che non avrebbe mai voluto vedere: i due ragazzi si stavano
baciando. Marco corse da loro: “Ciao!”, urlò arrabbiato. Sentendo la sua
voce, Francesca rabbrividì, ma poi pensò che questo imprevisto avrebbe potuto
aiutarla a portare a compimento il suo piano. Si girò. Marco era certo che
fosse lei, ma il viso che ora si trovava di fronte non era quello di Francesca.
“Che c’è? Qualche ora fa mi hai cacciato da casa tua e ora che vuoi?”
disse la ragazza. “Niente” rispose Marco perplesso e, imbarazzato, se ne andò.
Francesca
tornò a guardare il suo ‘amico’. “Interpreti bene la parte di tua
sorella” fece lui, mostrando un perfido sorriso. “Ma non pensavo che ti
stessi affezionando a quel ragazzo... Il tuo compito è allontanarlo da Martina,
non uscirci insieme!”. “Io non mi sto affezionando proprio a nessuno! Ormai
dovresti conoscermi, Lorenzo… e ora scusami”, rispose lei infastidita,
mentre si allontanava. Si fermò a metà strada, lo guardò e aggiunse: “ Vado
a svolgere il mio compito”.
Dovette
camminare solo pochi metri prima di raggiungere Marco, che trovò seduto su una
panchina. Si fermò davanti a lui, esclamando: “Ciao! Quei fiori sono per
me?”, “Sì…” fu la risposta esitante di Marco. “Perché sei così
pensieroso?”. “Vedi, a te non posso mentire: ho visto Martina, prima…con
un ragazzo… Beh… Non lo so, ma… insomma, mi ha dato fastidio vederla con
un altro!”. Lei lo guardò attentamente e poi gli chiese: “E come mai?”.
“Te l’ho detto, non lo so… Adesso, però, scusa… vorrei andare a
casa”.
No,
il suo piano non aveva funzionato. Invece di allontanarsi da Martina, Marco
pensava a lei ancora più di prima. Eh, sì! Martina credeva che lui, ormai,
fosse contro di lei, mentre il ragazzo era sempre più confuso dagli strani
avvenimenti che stavano accadendo e dai comportamenti ambigui di Francesca, che
continuava a fargli tante domande. Nel frattempo Lorenzo, il vero fidanzato di
Francesca, pensò di mandare un avvertimento alla sua ragazza, per farle capire
una volta per tutte che non avrebbe dovuto farsi coinvolgere da Marco, ma solo
allontanarlo da Martina: decise, quindi, di giocarle uno scherzo, che di certo
lei non avrebbe apprezzato.
La
mattina seguente, infatti, Martina trovò sotto il suo banco di scuola un foglio
con scritto: “Somigli molto a tua sorella, sai? Lei, però, è cattiva, non è
come te… Eppure, avete lo stesso sangue, Martina! Siete gemelle!”.