CAPITOLO III  
Qualcosa Di Inaspettato
Classe 3
E

Era senza parole, nessun altro lo sapeva, tranne i suoi genitori, lei e…sua sorella!!

Una suoneria interruppe i suoi pensieri: era il suo cellulare. Uscì dall’aula, vide una porta e vi si nascose dietro. La parola "Marco" illuminata sul display e la canzone "Airplanes"(la loro) la mandarono di nuovo in confusione. Possibile che fosse stato proprio lui a mandarle quel biglietto?

Nel frattempo la suoneria era terminata e solo allora tornò alla realtà. La dura e cruda realtà. Passò qualche secondo e il telefono vibrò di nuovo e questa volta era un messaggio, ma sempre di Marco: "A scuola non ci sarò, ti devo parlare. Vediamoci a Piazza di Spagna domani alle 16:00. Ti aspetto…" Martina ci sarebbe andata perché teneva troppo a Marco e doveva parlargli.

La campanella non era ancora suonata, ma Francesca entrò comunque a scuola. Era quasi arrivata in classe quando una luce attirò la sua attenzione. Era un telefono, ma non uno qualunque: era quello di sua sorella. Martina aveva il cellulare il mano e lei lesse di nascosto il messaggio che era sullo schermo. Con grande sorpresa vide che era di Marco e un’idea le balenò in mente: giusto qualche tempo fa aveva scoperto l’esistenza di un labirinto particolare a cui si poteva accedere solo in sogno. Era il piano giusto per trattenere Martina mentre lei la sostituiva all’incontro con Marco.

Era ormai sceso il buio e Martina era impaziente per l’appuntamento del giorno seguente. Decise allora di andare a dormire presto. Chiudendo gli occhi cadde in un sonno profondo e iniziò a sognare. Vide improvvisamente tutto bianco, poi calarono le tenebre e le parve di perdersi, come in un labirinto. Provò a spostarsi e ci riuscì, scoprendo di essere veramente in un labirinto, pieno di strade intrecciate e cunicoli. Senti il suo battito accelerare e iniziò a correre. Si sentiva pesante e le sue ali non volevano aprirsi, come bloccate. Continuò a piedi.

Erano le tre di pomeriggio del giorno seguente e il sole era alto nel cielo.

Francesca pensò che quella giornata sarebbe stata decisiva per il suo piano di separare Martina e Marco, quindi iniziò a prepararsi, anche se mancava ancora un’ora.

Alle quattro meno un quarto era pronta e cominciò a dirigersi verso Piazza di Spagna.

Martina, nel suo sogno, correva da così tanto che ormai aveva perso la cognizione del tempo, ma non la speranza che ora era viva in lei. Si sentì sempre più leggera, aprì le ali e spiccò il volo. La luce dell’uscita brillava, bianca, e Martina si svegliò. Era tutta sudata, si asciugò e guardò l’ora: erano le quattro in punto! Infilò la prima cosa che trovò nell’armadio e uscì di corsa.

Lorenzo e Martina si trovavano in due punti opposti della città, ma erano diretti nella stessa piazza , inconsapevoli di cosa sarebbe successo.

Marco vedendo la finta Martina si avvicinò. Iniziò a parlarle, ma non sapeva più quello che diceva. Aveva perso il controllo di se ripensando a ciò che aveva visto due giorni prima. Sentì un vuoto dentro e vedendo il volto di Martina davanti al suo, non potè resistere. Le si avvicinò e la baciò.

Quattro occhi li fissavano increduli. Lorenzo e la vera Martina erano appena arrivati.

 

Alice, Arianna, Benedetta,

Claudia, Eleonora, Francesca

 

Torna alla home della Girandola - il portale dei bambini, ragazzi e genitori