VI PRESENTO ROALD DAHL

Uno degli scrittori più amati dai ragazzi di tutto il mondo, anche da quelli più pigri ed allergici alla lettura è senz'altro Roald Dah/: pensate che i suoi libri vanno a ruba persino nella lontana Cina! Proviamo a conoscere questo gentile e strano signore che è morto nel 1990, dopo aver scritto tanti libri che hanno incantato e strappato alla televisione molti bambini.

Viveva e lavorava in una casetta della campagna inglese. Era uno spilungone un po' curvo: gambe lunghissime, i pantaloni gli stavano sempre corti. Indossava vestiti logori e mal ridotti, si vestiva con quello che gli capitava, non gli interessava essere alla moda.

Calvo, si era lasciato allungare quei pochi capelli grigi che gli erano rimasti per nascondere gli orecchi a sventola. Aveva occhi incolore, eppure aveva uno sguardo allegro e scintillante come quello di un diavolo in vena di scherzi.

Il naso era particolarmente storto e bitorzoluto; figuratevi che quando era bambino gli si era staccato in un incidente d'auto... provocato da sua sorella maggiore (la decrepita sorellastra, come lui la chiamava).

Allora la chirurgia plastica non esisteva, l'unica cosa che il medico poté fare fu quella di ricucirglielo alla meglio facendolo stendere sul tavolo di cucina usando strumenti di fortuna che lì aveva a portata di mano. Come vi potrete immaginare i risultati non furono esaltanti, ma comunque sempre meglio che vivere senza un naso!

Insomma, come avrete ben capito era un personaggio che avrebbe fatto una bella figura in un film horror... Il suo aspetto era una vera disgrazia, ma lui, per carattere non si lasciava abbattere dalla cattiva sorte; in tutto riusciva a trovare il lato comico. Era così simpatico ed originale che era riuscito a conquistare e, naturalmente a sposare, una bellissima attrice di Hollywood.

Dahl era nato nel Galles da genitori norvegesi. Da ragazzo frequentava il college (la scuola a tempo pieno inglese dove gli scolari tornano a casa solo durante le vacanze). Qui la vita era piuttosto dura: gli indisciplinati venivano picchiati con tale impegno dai loro maestri che poi si dovevano bagnare e fasciare il sedere... Fu allora che Dahl imparò a consolarsi con le tavolette di cioccolata che il cioccolataio più rinomato d'Inghilterra regalava alla scuola.

D'estate la vita cambiava radicalmente: tornava in Norvegia con sua madre e le giornate passavano in fretta. Qui si divertiva a pescare in riva al mare, a costruire casette sugli alberi, ma soprattutto a fare orribili scherzi ai suoi zii.

E poi ritrovava la sua deliziosa nonnina che gli raccontava storie di giganti e streghe... Cresciuto aveva fatto mille mestieri e alla fine aveva scoperto che gli piaceva scrivere libri per adulti, ma soprattutto per ragazzi. Le storie che ha inventato non sono le solite storie che siamo abituati a sentire: sono storie del tutto inaspettate, mozzafiato, fanno ridere e spaventano nello stesso tempo, insomma tengono col fiato sospeso e ci fanno restare "incollati al libro" (per questo ti consiglio di leggerle).

Quando Dahl scriveva si chiudeva in una stanza in fondo al suo giardino.

Qui lavorava sprofondato in una poltrona molto sgangherata appartenuta a sua mamma, avvolto, d'inverno in un caldo, ma stinto sacco a pelo.

Si dice che in questa sua stanza nessuno avesse mai potuto riordinare o fare pulizie. Sul tavolo una palla color argento fatta con la stagnola delle tavolette di cioccolata che aveva mangiato da ragazzo.  
Qui in perfetta tranquillità creava i suoi straordinari personaggi...

Dahl amava i bambini; lui stesso quando inventava le sue storie tornava bambino e immaginava di essere alle prese con un mondo di adulti sempre pronti a dar ordini, ma attento: se Dahl sapeva criticare i "grandi", amava i bambini vivaci, intelligenti, indipendenti, ma disciplinati. 
Soprattutto non sopportava questi quattro tipi di bambini:  
-I golosoni che non tengono mai la bocca ferma.  
-Quelli che masticano in continuazione le gomme e biascicano parlando. -Quelli che stanno sempre incollati davanti al televisore. 
-I viziati che non si accontentano mai di quello che hanno e chiedono in continuazione nuovi e costosi giocattoli a genitori e a nonni.  

Ti ricordo tutti i libri di Dahl che sono stati tradotti in italiano. Molti sono presenti nella tua biblioteca scolastica, basta chiederli! 
L'enorme coccodrillo (per i più piccoli)
Un gioco da ragazzi e altre storie. 
Gli Sporcelli 
Le streghe 

 
Il G.G.G. 
Matilde  
La fabbrica di cioccolato
Il grande ascensore di cristallo 

La magica medicina  
Agura Trat 
Danny,iI campione del mondo 
Sporche bestie  
La pesca gigante  
Versi perversi  

Boy 

In solitario  
Un gioco da ragazzi
lo, la giraffa e il pellicano

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