Testimonianza
dell'insegnante Rosella Palazzotti ex alunna della Scuola Elementare "Matteotti".
Come scuola era stato adibito un edificio di quattro appartamenti; uno era stato usato come abitazione del bidello. Le stanze degli appartamenti erano diventate aule.
I banchi erano di legno doppi e in essi era inserito un calamaio che conteneva l’inchiostro per scrivere
Gli alunni erano molto numerosi pertanto si andava a scuola per turni antimeridiani e pomeridiani.
Oggetti usati per la scuola
A scuola si usava una cassettina di legno che conteneva una matita e pennini di riserva, c’era un unico libro con illustrazioni in bianco e nero o disegni; si usava un quaderno a righe o a quadretti in genere con la copertina nera; la cartella se c’era era di cartone. Le matite si appuntavano con un coltello…
Cosa si faceva a scuola
Si studiava l’italiano, soprattutto la grammatica, si facevano i calcoli e semplici problemi. L’unico libro che esisteva conteneva tutto quello che gli alunni dovevano leggere e studiare: storia, geografia, letture, poesie….
Il maestro era unico e per ogni classe c’erano circa 30-35 alunni; ciò che egli diceva doveva essere eseguito e spesso per i più vivaci usava punizioni corporali come stare in ginocchio sui ceci o ricevere vergate sulle mani.
Il maestro Muti durante la ricreazione forniva agli alunni l’occorrente per coltivare l’orto giardino della scuola.
La ricreazione durava pochissimo c’era un solo bagno con un lavandino e per riscaldarsi c’era una stufa a lignite che gli alunni dovevano accendere ed alimentare.
I bambini più poveri potevano mangiare in un refettorio situato vicino all’attuale ospedale.
I pasti, generalmente riso con patate, venivano preparati nella cucina della chiesa di Sant’Antonio ed erano trasportati in pentoloni con un triciclo a pedali. Per secondo c’erano cibi non cucinati come filetti di sgombro o formaggini.
|
|
|