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I CENTO PASSI |
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Quali sono i personaggi principali presenti nel film ?
I personaggi principali sono: Giuseppe Impastato detto Peppino, il padre Luigi Impastato, la madre Felicia, il fratello Giovanni, il boss Gaetano Badalamenti e gli amici di Peppino
Tra tutti quale ti ha colpito di più e perchè?
Mi ha colpito molto Felicia Bartolotta, cioè la madre di Peppino la quale resta vicina al figlio e non lo abbandona anche quando il padre lo caccia di casa. Felicia è un personaggio di una forza d’animo immensa perché nonostante perda il marito ed il figlio ha la forza di continuare la sua vita.
Peppino mi ha molto colpito per il coraggio, la forza, la determinazione nel ribellarsi alla realtà che lo circonda e non ha paura di gridare sotto la finestra del boss Gaetano Badalamenti (Tano) accuse contro la mafia.
Il personaggio che mi ha colpito di più è Giuseppe Impastato detto Peppino perché pur di affermare le proprie idee è andato con coraggio contro tutti, anche contro suo padre.
Peppino e i suoi amici perché hanno avuto il coraggio di iniziare a lottare contro la mafia.
Il personaggio che mi ha colpito di più è stato Giuseppe Impastato perché è riuscito a mettersi contro il padre e la mafia deridendoli. Quindi si è reso protagonista di un gesto notevole che è stato riconosciuto da moltissime persone che hanno preso parte al suo funerale onorando il suo operato e dando coraggio alla madre.
In che epoca e dove è ambientata la vicenda raccontata nel film?
Le vicende del film si svolgono a Cinisi, un paesino siciliano schiacciato tra la roccia e il mare, negli anni che vanno dal 1950 al 1978 circa
Racconta la trama del film
A Cinisi, paese siciliano non lontano da Palermo, vive Peppino Impastato, cresciuto in una famiglia mafiosa, fin da piccolo Peppino si accorge che qualcosa di poco chiaro avveniva durante le “riunioni di famiglia” .
Crescendo “Peppiniello” si rende conto che a Cinisi c’è la mafia e disprezza gli atteggiamenti del padre (Luigi Impastato) il quale è sottomesso al boss “Tano” , un mafioso molto temuto.
Peppino deciso a lottare contro la mafia fonda con alcuni suoi amici “radio aut” una radio libera da cui denuncia la mafia e la mette in ridicolo chiamando “Tano seduto” il boss e mafiopoli la sua città. Luigi Impastato vede il figlio sempre più in pericolo, decide allora di recarsi in America dal cugino Antony che si mostra disposto ad accogliere Peppino per proteggerlo. Questo gesto però non piace al boss che fa uccidere Luigi non appena torna a Cinisi. Durante il funerale, Peppino viene avvertito che dopo la morte del padre nessuno lo potrà più proteggere. Tornato a casa
si scontra con il fratello che lo rimprovera mettendolo
davanti a tutte le sue responsabilità e al dolore che ha provocato a
tutta la famiglia.
Peppino si candida alle elezioni comunali nelle liste di sinistra e comincia a fare propaganda elettorale. Due giorni prima del voto viene fatto saltare in aria sui binari della ferrovia con sei chili di tritolo. La morte coincide con il ritrovamento a Roma del corpo di Aldo Moro è il 9 maggio 1978.
Qual e’ l’argomento principale trattato nel film? Il regista secondo te vuole trasmettere un messaggio? Quale?
L’argomento principale del film è la ribellione verso la famiglia che nel caso del film diventa ribellione contro la mafia. Il messaggio del film è un’esortazione a non aver paura, ma ad aver fiducia e coraggio per riuscire a cambiare le cose
Perché questo film ti piace o non ti piace? C’e’ un episodio che ti ha colpito in particolare?
Questo film mi è piaciuto perché nonostante la drammaticità dei fatti che racconta, riesce a dare un filo di speranza con la scena del corteo degli amici di Peppino che partecipano al funerale e questo fa pensare che non lo dimenticheranno e continueranno a lottare con lo stesso impegno che caratterizzava Peppino. Se prima ad “urlare” era solo lui, ora è un intero corteo.
Il film mi è piaciuto perché mi ha fatto riflettere sul fatto che se anche una sola persona reagisce questa potrebbe far cambiare qualcosa. La scena che più mi ha colpito è stata quando Peppino recita all’inizio del film “L’Infinito” di Leopardi perché si intuisce già che il protagonista sogna di oltrepassare la siepe e vedere un mondo nuovo.
Questo film mi è piaciuto molto perché io mi sento un po’ come Peppino e pur di portare avanti le mie idee sono disposta ad andare incontro a numerosi pericoli. Un episodio che mi ha colpito particolarmente è stato quando insieme ai suoi amici ha
fondato “radio aut” e da questa ha denunciato i delitti e gli affari mafiosi di Cinisi
Il film mi è piaciuto perché ho capito che se anche una sola persona si ribella gli altri lo sostengono e tendono ad imitarlo.
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Anno Scolastico 2004/2005