LA FERRIERA
 Dopo un infruttuoso tentativo nel '500 di lavorare ferro e rame, fu papa Pio VI a decidere di costruire a Terni uno stabilimento per la lavorazione del ferro. La materia prima era il "ferraccio", ossia minerale di ferro estratto presso Monteleone di Spoleto e rudimentalmente "arricchito". La Ferriera fu istallata presso il "ponte di Sesto" (oggi "Garibaldi") e alimentato da un canale derivato dal Nera. Vi si trovavano otto fucinali, quattro grandi magli, due macchine a stantuffo. Nonostante i programmi di sviluppo del marchese Gioacchino Pepoli, nominato commissario generale per l'Umbria dopo l'occupazione piemontese, la Ferriera conobbe un periodo di profonda decadenza e venne chiusa definitivamente nel 1905.
 
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