L'OTTOCENTO
Con la caduta di Napoleone a Lipsia e a Waterloo, ristabilito l'equilibrio fra le potenze europee, con il Congresso di Vienna si tenta di tornare indietro con il tempo di un secolo. Ciò non è permesso dai popoli europei, dimostrando che non si possono cancellare le conquiste della Rivoluzione francese dalla storia, sostenendo il liberalismo, che contrappone a uno Stato autoritario, uno Stato di diritto garante delle libertà civili. Il sentimento nazionalista coinvolge tutti gli Stati europei, ma soprattutto coinvolge quei Paesi, come l'Italia, dominati dallo straniero. In ambito culturale, con il termine "neoclassicismo" si usa indicare il periodo compreso fra la metà del Settecento e la seconda metà dell'Ottocento, nel corso del quale si è convinti di poter raggiungere un "nuovo classicismo", operando il recupero, in età moderna della civiltà antica. Il neoclassicismo trova giustificazione storica nel razionalismo illuminista, che, in opposizione alle stravaganze e agli eccessi del barocco, cerca quella chiarezza e oggettività che sembra poter riconoscere solo nella cultura classica. Per avere un'idea di questa rivalutazione della cultura classica, in ambito architettonico, è sufficiente ammirare a Terni lo splendore delle ville aristocratiche o imprenditoriali che spuntarono tra le colline che circondano la città, come meta di villeggiatura, grazie alle risorse economiche derivanti dallo sviluppo dell'industria a Terni. Infatti bisogna ricordare che agli inizi di questo secolo prima l'Inghilterra, e poi tutta l'Europa, fu investita dalla rivoluzione industriale : tale evento cambiò lentamente il volto di molti Paesi europei, che incentrarono la loro economia sempre più sull'industria piuttosto che sull'agricoltura, con l'andare avanti nei decenni. Terni, in questo frangente, venne definita la "Manchester italiana", appunto per la presenza di molte industrie, tra le quali l'acciaieria, la bosco, la Fonderia Lucowich e la Fabbrica d'armi, la Ferriera nel campo metallurgico; lo iutificio Centurini, e cotonifici e segherie varie, nel campo manifatturiero, e tessile. Accanto alla nascita dell'industria a Terni, nacquero anche nuovi problemi riguardanti soprattutto le abitazioni degli operai, tra i quali la maggior parte proveniva dalla campagna vicina : le industrie dovettero affrontare tale problema con la costruzione di edifici, formando nel secolo successivo dei veri e propri quartieri operai.
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