L'Umbria
è una regione a misura d'uomo, un territorio ricco di bellezze naturali,
ma anche di grande antica civiltà e di fermenti vitali, dove passato,
presente e proiezioni future si mescolano, armonizzando senza alcuna frattura.
Poco più di 800000 abitanti vivono su un'area di appena 8456 kmq, proprio
nel cuore dell'Italia peninsulare, distribuiti nei 92 comuni che costituiscono
il tessuto urbano della regione.
La diffusione dei centri abitati
è equilibrata su tutto il territorio e la popolazione ben distribuita:
non esistono infatti agglomerati urbani di tipo metropolitano - Perugia, il
capoluogo della regione, conta solo 151.000 abitanti - ma non esistono neppure
plaghe abbandonate e disabitate. Le brevi distanze tra le città, grazie
alla limitatezza del territorio, hanno facilitato collegamenti e contatti.
La struttura
policentrica dell'insediamento territoriale umbro ha origini remote: infatti
il fulcro motore della regione è un sistema di città indipendenti,
già stabili e costituite saldamente nell'antichità, ancorate
a vie di accesso di terra, a sentieri, a itinerari di conquista. Nessuna area
in Italia presenta una tale permanenza e conservazione tra insediamento e
territorio, tra uomini e ambiente. E' questo un aspetto assolutamente originale,
fatto di dati culturali vecchi e nuovi che sviluppano una linea continua tra
tempi antichi e tempi moderni. Lo si vede nei centri storici delle città,
dove si leggono eventi che hanno costituito le fondamenta dell'insediamento
territoriale: il passaggio degli Etruschi, dei Romani, la formazione dei centri
comunali che hanno lasciato ovunque vestigia, a Perugia come a Orvieto, a
Spello come a Città di Castello. Lo si vede nell'architettura mistica
di Assisi, di Todi, di Gubbio.
Si potrebbe dire dunque che l'Umbria è tutta città, grazie al
numero di centri medi, piccoli e minimi che della città hanno la fisionomia,
accomunati dagli stessi elementi storico-artistici, che sino ai nostri giorni
si delineano e si sviluppano senza soluzione di continuità. Il fascino
di tale stabilità finisce col dare ai centri umbri un' immagine di
stratificazione culturale, dove si riconoscono le radici pre-romane, romane
e dell'età comunale. Se si considera poi il rapporto tra uomo e ambiente,
non è possibile distinguere ambiti territoriali, economici e demografici
modellati sulla ripartizione geografica di montagna, collina e pianura: anche
in questo caso gli elementi si sono integrati nel corso della storia. Le strutture
agrarie, infatti, sono state da sempre modellate sulla struttura urbana. Da
sempre, quindi, l'organizzazione territoriale poggia su un rapporto mediato
tra città e campagna, garantito da una maglia a distribuzione equilibrata
di piccoli e medi centri urbani.
L'Umbria ha conosciuto solo marginalmente tutti i fenomeni disgreganti, che
lo sviluppo economico-industriale ha comportato nelle altre regioni: l'esodo
dalle campagne, la proliferazione dei sobborghi. Gli insediamenti industriali
di un certo peso si concentrano nell'area di Terni e Narni: sono siderurgico-metalmeccanico-chimici,
e si sono sviluppati dall'ultimo quarto del secolo scorso. Nel polo perugino
sono rappresentate grosse industrie alimentari e tessili. Aree di minor rilievo,
ma di antica tradizione industriale, sono quelle di San Giustino, Città
di Castello, Foligno, Gubbio, Gualdo Tadino.
Di antichissima tradizione, e ancor oggi vivissimo, è l'artigianato,
che rappresenta un importante fatto economico nonchè artistico-culturale:
le principali aziende produttrici di ceramiche si trovano a Gualdo Tadino,
Deruta, Gubbio, Orvieto e Città di Castello, quelle del mobilio nell'alta
valle del Tevere e nel Tuderte, quelle del ferro battuto a Gubbio e a Orvieto
e quelle dei merletti a Orvieto e nell'area circostante il lago Trasimeno.
I collegamenti viari all'interno della regione sono rappresentati da una rete
di belle strade che facilitano gli spostamenti: due sono gli assi di scorrimento,
la E45, impostata sulla Val Tiberina, e la SS75 e76 bis che si snodano lungo
la Valle Umbra e la conca del Trasimeno. L'Autostrada del Sole e l'Areoporto
Regionale di Sant'Egidio, che si trova a 12 Km da Perugia, collegano la regione
umbra con il resto del Paese.
L'Umbria è un territorio che si caratterizza, dunque, per le bellezze
naturali del paesaggio, per le grandi tradizioni artistiche e culturali, per
la modernità della struttura economica e viaria, dove il turismo trova
una ricettività più che soddisfacente.
Ovunque la possibilità di villeggiatura, di turismo itinerante sono
infinite. Perugia, Città di Castello, Assisi, Spoleto, Gubbio, Orvieto,
Todi, Terni e dintorni, per la posizione, il clima mite, gli ampi panorami,
le bellezze artistiche possono essere considerate vere e proprie stazioni
di soggiorno. Lo stesso si può dire per le cittadine minori, sempre
ricche di opere d'arte e testimonianze storiche, come Montefalco, Spello,
Trevi, Narni, Umbertide, Amelia, Gualdo Tadino, Norcia, Cascia, Nocera Umbra,
Città della Pieve, Sangemini e Ferentillo. Particolarmente attrezzate
per il soggiorno estivo e familiare sono le località sul Trasimeno:
Passignano, Castiglione del Lago, Tuoro e Magione.
(Da "L'Italia ha un cuore verde l'Umbria" - Commissione delle Comunità
Europee, Regione dell'Umbria, Touring Club Italiano).
(La cartina dell'Umbria è stata gentilmente concessa dalla Regione
Umbria).