LA BIBLIOMEDIATECA
STORIA DELL'EDIFICIO
Il palazzo sorge nell'attuale piazza della Repubblica, principale sito urbano, un tempo noto come platea columnarum e poi Piazza Maggiore. Nel 1293 l'amministrazione comunale acquista alcune case, site nella piazza, per costruire il palazzo del Governatore. La testimonianza più significativa del periodo è la sala ipostila a piano terra riportata al suo impianto volumetrico originale grazie ai recenti lavori di ristrutturazione.
A partire dalla metà del 1400 il palazzo subisce varie trasformazioni ed adattamenti per ospitare ora il Podestà ora i rappresentanti del potere temporale dei papi. Nel 1441 si decide di costruire una torre a coronamento del palazzo. Essa diventa così un elemeno di caratterizzazione della piazza e del panorama cittadino. Nel 1482, per deficienze strutturali la torre crolla distruggendo gran parte dell'edificio. La ricostruzione si protrae a lungo sia per motivi economici che per problemi costruttivi. Nel 1547 è la data in cui inizia la prima completa ristrutturazione dell'intero isolato, ma l'opera nonviene compiuta con grande maestria ed è soggetta a continui interventi, fino al 1616 quando viene incaricato del consolidamento statico l'architetto pontificio Girolamo Rinaldi. Nel 1862 l'edificio viene interpretato in stile rinascimentale, ridisegnando le facciate e ricostruendo la torre campanaria coronata dalla merlatura ghibellina. Nel corso del 1900 si sono operati numerosi interventi di carattere distributivo, in particolare nell'ultimo piano e nella copertura, dopo i bombardamenti del 1943 che distrussero tra l'altro la torre campanaria. Fino al 1972 l'edificio ospita la residenza municipale che, in quella data viene trasferita nel ristruttirato Palazzo Spada. Nei primi anni ottanta, l'assessore Fabio Fiorelli avvia una politica di recupero degli edifici di proprietà comunale e la realizzazione di strutture per la cultura. Quindi, nel 1985, presentato e approvato il progetto dal Consigli Comunale, viene coniato il termine BIBLIOMEDIATECA a testimoniare una volontà di realizzare una struttura pensata per il futuro, in grado di conservare e gestire documenti realizzati su supporti diversi (nastri magnetici, pellicole...) oltre a quelli tradizionalmente cartacei. Viene appaltato il primo stralcio dei lavori per un importo di circa 5,5 miliardi di lire.
DESCRIZIONE DELL'EDIFICIO
PIANO TERRA
Quello della Bibliomediateca, nonostante la mole è un edificio traspatente. Ampie vetrate a piano terra fanno intravedere il suo contenuto e la sua natura di palazzo della comunicazione. L'accesso è facilitato da porte automatiche verso una galleria urbana che collega le due piazze centrali della città. Nella sala gotica caratterizzata dal grande pilastro centrale che irraggia le sue nervature a sostenere le quattro volte in pietra sponga, la pietra della Cascata delle Marmore, quattro grandi tavoli ottagonali sostengono postazioni multimediali per l'accesso alle informazioni. Due balconi all'estremità utilizzati dagli operatori per offrire i servizi della struttura al pubblico. E' questa la piazza dell'informazione multimediale, la funzione più innovativa nel locale più antico che ha dato origine all'edificio. Una sala conferenze e proiezioni si affaccia sulla chiostrina insieme ai locali telecontrollo e centralino telefonico. Un grande scalone o due capienti ascensori consentono l'accesso ai piani superiori.
PRIMO PIANO
Il piano nobile, è caratterizzato da ampi disimpegni che servono tre grandi sale arredate con scaffalature lignee e tavoli predisposti per la calabratura. Sono le sale dove è possibile consultare libri e navigare in rete.
SECONDO PIANO
Al secondo piano, illuminato dalla grande vetrata della chiostrina, si trovano i laboratori per le scuole e per gli utenti. Si tratta di ampie sale attrezzate con postazioni multimediali su piani di lavoro che consentono sia il lavoro individuale che di gruppo.
TERZO PIANO
Questo piano ospita laboratori per lo sviluppo delle applicazioni multimediali e una sala per videoconferenze.
LA TORRE
La tore ospita un belvedere vetrato dal quale è possibile osservare la città e il panorama intorno. Salendo con l'ascensore o con le scale al primo piano si raggiunge il bar ed al secondo in roof-garden.
L'IMPIANTO ELETTRONICO DELL'EDIFICIO
LIMPIANTO ELETTRONICO
Limpianto è realizzato in conformità alle normative vigenti utilizzando conduttori e cavi con isolamento in materiale antifiamma, tubi in vista ed altre apparecchiature in materiale autoestinguente, interruttori differenziali a protezione dei pericoli per contatti accidentali, messa a terra delle carcasse metallica ecc. La selezione minima dei conduttori impiegati non è inferiore ad 1,5 mq. I diametri dei tubi sono tali da lasciare una sezione libera pari al 30% e comunque permettono lo sfilamento e la sostituzione dei conduttori stessi. Tutti gli interruttori di protezione sono del tipo magnetotermico differenziale, atti ad interrompere la massima corrente di corto circuito che può verificarsi nel punto in cui essi sono stati istallati. La distribuzione sia dellimpianto luce che della forza motrice è a tensione unificata di 220V. I conduttori sono di rame elettronico puro, isolati in PVC, qualità R2 sotto guaina di PVC a non propagazione di incendio. Le potenze impegnate sono le seguenti: 220 KW per impianti tecnologici; 49KW per lilluminazione normale; 21 KW per lilluminazione demergenza; 228 KW per forza motrice; 39 KW per FM preferenziale. Il totale impegnato pertanto è 558KW.
Sono stati istallati 2 trasformatori da 400KVA dai quali uno alimenta gli impianti tecnologici, laltro gli impianti luce e FM. Il gruppo elettrogeno alimenta i due ascensori principali e la luce di emergenza ed ha una potenza di di 148 KVA, gli altri ascensori, al mancare dellenergia, ritornano automaticamente al piano. Per la protezione contro le scariche atmosferiche è stata predisposta a tetto una maglia con piatto di rame 30x3 collegate ognuna ad un dispensore in acciaio zincato da ml 1.50.
L'IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO DELL'EDIFICIO
L'IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO
Questi impianti sono provvisti di una unica centrale termica e di una unica centrale frigorifera. In alcuni locali è previsto il controllo dei valori della temperatura e dell'umidità in estate e di inverno, in alti invece esiste solo il controllo della temperatura. Nei servizi igienici è stata realizzata l'estrazione dell'aria esausta ed il solo riscaldamento invernale con radiatori, mentre nella zona chiostrine, terrazzo piano secondo e sala gotica a piano terra è stato realizzato il solo riscaldamento invernale con inpianto a pannelli radianti a pavimento. L'impianto di condizionamento è del tipo ad aria primaria e fan-coil, infatti oltre ai fan-coil installati nei vari locali è installata, al piano interrato, una unità di trattamento aria. Tale unità preleva aria dall'esterno e una volta filtrata, riscaldata, umidificata e postriscaldata o raffreddata, a secondo delle stagioni, viene distribuita in ambiente attraverso canalizzazioni in acciaio zincato coibentate internamente e bocchette di mandata dotate di serrande di regolazione. La regolazione della temperatura dell'aria è attuata con dispositivi che, attraverso sonde poste sulla mandata, regolano l'apertura o la chiusura delle valvole atre vie. L'umidità invece viene regolata attraverso un unidostato posto sempre sulla mandata dell'impianto e che comanda la pompa di umidificazione dell'unità di trattamento aria. La regolazione della temperatura ambiente avviene tramite termostati con commutazione estate/inverno posti all'interno dei fan-coil stessi. Sono stati condizionati, i locali del piano sottotetto, la sala Farini ed i magazzini (sei piani). Negli ambienti condizionati, l'aria primaria immessa nei locali, attraverso i canali di mandata, viene poi estratta con canalizzazioni in lamiera zincata facenti capo a tre estrattori di cui due hanno una portata di aria di 2500 mc/h ed uno di 3500 mc/h.
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