Antonio Da Sangallo Il Giovane

Antonio Da Sangallo Il Giovane, architetto italiano, nipote del precedente. La diretta ispirazione bramantesca si riconosce nella sua prima opera, Santa Maria di Loreto in Roma (1507), in cui si fondono genialmente elementi tratti dalle costruzioni termali classiche con altri tipicamente lombardi. Con la costruzione del Ducato di Castro si aprì per Sangallo un vastissimo campo di attività nel Lazio settentrionale, come architetto dei Farnese. Con la distruzione della capitale del Ducato, scomparve il complesso architettonico da lui realizzato: uno dei maggiori del Rinascimento. La fama di esperto costruttore lo fece designare come il tecnico più indicato per problemi di consolidamento di particolare difficoltà, come nella Basilica di Loreto (1526) e in San Giovanni dei Fiorentini, dove venne chiamato da Clemente VII; per quest'ultima Chiesa Sangallo diede anche diversi disegni. Molto discussa e oggetto di molte critiche, a cominciare dal Vasari, è stata la sua opera nella Basilica Vaticana. Vastissima fu anche la sua attività nel campo dell'architettura civile e militare: il cortile e la facciata principale di Palazzo Farnese, il Palazzo della Zecca in Via Banco di Santo Spirito, tutte in Roma. Nella sua vastissima produzione egli appare ineguale perchè talora le eccessive preoccupazioni statiche si risolvono a detrimento dell'espressione artistica; la purezza delle forme di Santa Maria in Loreto non verrà da lui più raggiunta.

Notizie tratte da: Boccalini e altri, Amelia e l'amerino, Amelia 1984

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indice di Palazzo Farrattini
lavoro a cura di: Gianluca Cermentini,Claudio Ottaviani, Fabio Pennazzi e Daniele Posati
della Classe 4B dell'I.T.G. di Narni
Anno Scolastico 1996/97 - Corso di Disegno e Progettazione -
Prof. Gustavo Caprioli