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ODUSIA

Traduzione in lingua latina dell’Odissea ad opera di Livio Andronico,greco di Taranto, operante probabilmente nella seconda metà del III secolo a.C.

BELLUM POENICUM

Il Bellum Poenicum è un poema scritto da Gneo Nevio (incerte le date di nascita e di morte, sappiamo che probabilmente combattè nella prima guerra punica, 264-241 a. C.) . E' il primo testo epico latino che parli di un argomento romano, ovvero la prima guerra punica. Ne abbiamo dei frammenti, dai quali possimo sapere che l'autore narrava la leggenda della venuta di Enea nel Lazio e la guerra contro Cartagine, anche se non conosciamo il modo in cui le due parti si saldavano tra di loro. E' comunque chiaro l'intento di celebrare la storia di Roma.
 

ANNALES

Gli "Annales"costituiscono il più famoso testo epico romano fino all'età di Augusto', scritto da Quinto Ennio (239-169 a.C.) con l'intento di celebrare la storia romana fino ai suoi tempi. Ne possediamo solo alcuni frammenti, in base ai quali possiamo ricostruire l'argomento del testo:
libri I-III: proemio, venuta di Enea in Italia, fondazione di Roma con le vicende di Romolo e Remo, periodo monarchic;
libri IV-VI : guerre con i popoli italici e guerra contro Pirro;
libri VII-X : guerre puniche, con particolare riferimento alla seconda;
libri X- XII : campagne in Grecia;
libri XIII-XVI: guerre in Siria, trionfo sugli Etoli;
libri XVI - XVIII: campagne più recenti fino alla morte del poeta. (Ricostruzione G.B.Conte)

 

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Parnaso di Raffaello: a sinistra in alto sono visibili Omero fra Dante e Virgilio
Stanza della Segnatura - Città del Vaticano [tratto da summagallicana.it]

Deriva dal termine greco epos, che significava dapprima, genericamente, discorso, parola e poi, più specificamente, parola in versi.

Con il nome di epica o epopea viene indicato un particolare genere di poesia narrativa o di prosa, che vede in azione uno o più protagonisti, eroi o divinità, dotati di qualità straordinarie, che compiono gesta eroiche.
L'epica racconta fatti accaduti in un tempo molto lontano da chi scrive, per questo è detto "passato assoluto", cioè sacro, indiscutibile. L'epica è un racconto oggettivo, in cui è assente il pensiero o l'opinione dell'autore. Inizialmente i testi epici venivano esposti e tramandati oralmente, venivano cantati nei banchetti o in feste.
 Alcune caratteristiche che accomunano tutti i poemi epici sono:

  • La presenza del proemio:è la parte introduttiva dell'opera; presenta la protasi(enunciazione dell'argomento) e l'invocazione alla Musa;
  • la presenza delle divinità nelle vicende;
  • gli epiteti: nomi o aggettivi che caratterizzano il personaggio;
  • il linguaggio solenne: cioè utilizza un registro formale;
  • le similitudini;
  • i patronimici : termini derivati dal nome del padre, ad esempio Achille viene chiamato Pelide, cioè figlio di Peleo;
  • la rappresentazione di esequie, giochi, banchetti funebri;
  • la dichiarazione delle proprie origini prima del duello;
  • lo stile formulare: quando i versi si ripetono con le stesse formule al momento della morte in campo di battaglia.

I primi testi epici vennero scritti dai Sumeri e dai Babilonesi nel 1200 a. C; seguirono poi i Greci con l'Iliade e l'Odissea, scritti negli anni compresi tra il 900 e il 800 a. C, che sono esempi insuperabili dell'epica classica.
Presero poi spunto dai Greci, i Romani con l'Odusia , il Bellum Poenicum di Nevio, gli Annales di Ennio e infine l'Eneide di Virgilio.

 

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