L'Eneide, scritta da Publio Virgilio Marone, è
il
poema epico per eccellenza della cultura latina.
Diviso in dodici libri in versi esametri, fu composto tra il 29 a. C e il 19 a. C., e
rimase incompiuto a causa della morte del poeta.
Il suo autore avrebbe voluto che la sua opera, ove incompleta, andasse
distrutta, ma l'intervento di Augusto salvò il poema, che fu dunque pubblicato senza
alcuna aggiunta o modifica, divenendo poema sacro.
Enea, il mitico eroe troiano di stirpe divina perché figlio di Venere, è il protagonista del
poema scritto da Virgilio.
I primi sei libri descrivono le sue peregrinazioni;
negli ultimi invece deve lottare affinché i suoi discendenti possano porre
le basi del futuro dominio romano sul mondo.
Con questa suddivisione il poeta romano intende imitare ed unificare,
rovesciandone l'ordine, le strutture dell'Iliade
(guerra) e dell'Odissea (viaggi) Nella rete è possibile trovare numerose pubblicazioni riguardanti l'Eneide; segnaliamo
in particolare:
http://it.wikisource.org/wiki/Eneide dove è possibile trovare il testo
completo, nella traduzione di Annibal Caro, traduttore, drammaturgo e poeta
italiano;
http://it.wikipedia.org/wiki/Eneide_(Virgilio) dove si trovano trama e
commento dell'Opera.
Publio Virgilio Marone
Poeta
e filosofo latino nato ad Andes (Mantova) il 15 ottobre 70 a.C. e morto a
Brindisi,il 21 settembre 19 d. C.
Famoso, oltre che per la composizione dell'Eneide, anche per le Bucoliche e
le Georgiche.
Approfondimento su
.wikipedia
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Virgilio tra le Muse: a sinistra Clio musa della poesia epica e della storia
a destra Melpomene musa della tragedia.
Mosaico del Museo Nazionale del Bardo – Tunisi [tratto da
summagallicana.it]
Il poema fu suddiviso da Virgilio in 12 libri.
Nell’Eneide è ricorrente il numero 7:
Enea giunge alle foci del Tevere nel settimo anno del suo viaggio;
un serpente si avvolge sette volte attorno alla tomba di Anchise a
Trapani;
la Sibilla ordina di sacrificare sette giovenchi e sette
agnelle;
sette saranno le rocche (i colli) di Roma.
Il viaggio di Enea può essere organizzato in 14 tappe, secondo
lo schema ad anelli concentrici già visto nell’Odissea.
L’armonia delle sfere celesti corrisponde i all’armonia che
Augusto avrebbe portato sulla terra sotto il suo dominio
All'interno del testo ricorrono numeri, ad esempio:
O tre e
quattro volte beati quelli che incontrarono la morte davanti allo
sguardo dei padri davanti alle alte mura di Troia!
(Eneide, L.I vv.94-96)
Un salso sudore corse per le sue membra, e tre volte – mirabile a
dirsi – sobbalzò lampeggiando sul suolo. (Eneide, L II vv.173-175)
Presi con inganni e forzate lagrime coloro che non furono domati dal Titide,
dal Larisseo Achille, da dieci anni, da mille navi (Eneide, L II vv.196-198)
Due serpenti con immense volute incombono sul mare (Eneide, L II vv.204-17)
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