Narra gli episodi di parte del
decimo
e ultimo anno della guerra dei greci contro Troia o Ilio. Secondo la
leggenda, il motivo del contendere è da ricercarsi nel desiderio di vendetta
del re di Sparta Menelao, in seguito al rapimento della moglie Elena,
la donna più bella di tutta la Grecia, da parte di Paride, principe troiano
figlio del re Priamo.
A guidarla è Agamennone, re di Argo e Micene, ma molti sono i personaggi e
gli eroi, fra i quali spicca Achille, mentre gli dei partecipano attivamente
agli avvenimenti interagendo con gli uomini e intervenendo in prima
persona. Su tutta la vicenda domina il fato.
Si tratta di uno dei massimi capolavori
universali. Nella rete è possibile trovare numerose pubblicazioni riguardanti l'Iliade; segnaliamo
in particolare:
http://it.wikisource.org/wiki/Iliade dove è possibile trovare il testo
completo, nella traduzione di Vincenzo Monti, scrittore e poeta
italiano;
http://it.wikipedia.org/wiki/Iliade_%28Omero%29 dove si
trovano trama e commento dell'Opera.
Omero
E' il poeta greco, con cui è tradizionalmente identificato l'autore
dell'Iliade e dell'Odissea.
Non si hanno notizie certe sulla sua persona, e nemmeno se sia realmente
esistito.
Si ritiene che sia vissuto nell'VIII secolo a.C. ma le date
oscillano tra il XII e il VI secolo a. C.
Si dice che sia nato a Chio, in Grecia, oppure a Colofone (in Asia Minore, nella moderna Turchia), oppure
a Smirne (sempre nella moderna Turchia).
Incerta è anche l'origine del suo nome, che potrebbe significare il non
vedente (la leggenda ci descrive infatti Omero come un aedo cieco), come
pure
ostaggio o raccoglitore.
Alla fine del Settecento fu addirittura messa in questione la realtà storica
del poeta Omero e nacque un lungo dibattito (questione omerica); nel XX
secolo è stata comunque messa in evidenza, al di là delle
contraddizioni, l’architettura coesa e unitaria dei due poemi omerici, ed
attualmente è predominante l’idea di un Omero storico, visto come un aedo di
genio, posto al termine di una lunga tradizione orale.
Approfondimento su
einaudiscuola.it
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Battaglia fra Achille ed Ettore
Vediamo innanzitutto che il numero 12 domina la struttura dell’Iliade, in quanto
è di 24 canti, cioè il
doppio di 12. In realtà la suddivisione in 24 libri, sia per L'Iliade che
per l?odissea, risale al lavoro di revisione dei due poemi da parte dei
grammatici alessandrini (III secolo a.C.)
Se consideriamo la struttura dell’Iliade, ci accorgiamo che in essa appare
anche una tripartizione dell’azione, in gruppi di otto canti, secondo lo
schema:
libri I - VIII : canti dell’ira di Achille e delle sue conseguenze negative
per gli Achei;
libri IX - XVI : dall’ambasceria dei capi achei alla tenda di Achille alla
morte di Patroclo;
libri XVII - XXIV : dalla lotta sul corpo di Patroclo alla sepoltura di
Ettore.
Si potrebbe anche operare un altro raggruppamento dei libri, nel rapporto
2:1 , cioè:
libri I – XVI : ira passiva di Achille e sconfitta degli Achei;
libri XVII – XXIV : ira attiva e vendetta di Achille e sconfitta dei
Troiani.

Come è stato notato, lo
schema 2:1 è presente anche nella creazione di vasi in ceramica nell’epoca
omerica, nei quali l’altezza del collo è la metà dell’intero corpo
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All'interno del testo ricorrono numeri, ad esempio:
tre volte ammazzò
nove
uomini.
(Iliade, L.XVI vv.78)
me uccise destino fatale e il figliuolo di Latona, e tra gli uomini, Euforbo:
tu m’uccidi per terzo.
(Iliade, L.XVI vv.849-850)
nessuno potrà dal tuo corpo tener lontane le cagne, nemmeno se
dieci volte,
venti volte infinito
riscatto...
(Iliade, L.XXII vv.348-349)
Per nove giorni lo piangeremo in casa, al decimo potremo interrarlo,
banchetterà il popolo,innalzeremo la tomba sopra di lui all’undicesimo, e al
dodicesimo combatteremo.
(Iliade, L.XXIV vv.664-667)
E questo ormai il ventesimo anno.
(Iliade, L.XXIV vv.765)
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