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Chi ha inventato il pallone da calcio?
"... Lo ha inventato Archimede, pensate voi.
Cioè uno degli oggetti più comuni, negli stadi, tutte le settimane, in tutto
il mondo, - perché tutto il mondo è paese -, dunque, è un'invenzione di un
matematico..." [Piergiorgio Orifreddi
Perché è difficile parlare di scienza? ] In effetti il
pallone da calcio è un icosaedro troncato, cioè uno dei tredici solidi
archimedei, ottenuto troncando le dodici cuspidi dell'icosaedro.
Icosaedro
Icosaedro troncato o pallone da calcio [Immagini tratte da wikipedia] Su Base cinque c'è un simpatico articolo dal titolo "Il pallone spiegato a Totti", con, fra il resto, tutti i passaggi illustrati per arrivare dall'icosaedro all'icosaedro troncato.
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DERIVA DA latino tredecim ALCUNE PROPRIETA' MATEMATICHE Nonostante sia considerato un numero sfortunato, per i matematici è il quinto numero fortunato. 13²= 169 e, rovesciando le cifre, 31²= 961. Vi sono 13 poliedri archimedei, così chiamati perché Archimede fu il primo a descriverli anche se, in epoca moderna, furono studiati da Keplero. Sono ottenuti troncando i solidi platonici ed hanno tutti gli spigoli uguali: questo è dovuto al fatto che le loro facce sono tutte poligoni regolari anche se non tutte della stessa forma. 5 - 12 - 13 costituiscono la seconda terna pitagorica primitiva ( 52 + 122 = 132 e 5, 12 e 13 non sono multipli di un'altra terna, come 6, 8 e 10).
Tredici è il più piccolo numero primo
che possa essere espresso come la somma dei quadrati di due numeri primi: 13
= 22 + 32. Inoltre la somma di tutti i numeri primi
fino a 13 è 41, che è il tredicesimo numero primo (2 + 3 + 5 + 7 + 11 + 13 =
41)
Divisibilità per 13:
Un numero con più di due cifre è divisibile per 13 se la somma del quadruplo
della cifra delle unità con il numero formato dalle rimanenti cifre è 0, 13
o un multiplo di 13.
CURIOSITA'
E' quasi sempre considerato il numero
della sfortuna. Già Esiodo (poeta greco vissuto fra l' VIII ed il VII
secolo a. C.) consigliava ai contadini di non seminare il 13 del mese.
Nell'anno
bisestile babilonese c'era un mese bisestile, il 13°, rappresentato da un
corvo, segno id sventura.
Alessandro Magno volle essere il 13° dio
accanto ai dodici dei dell'Olimpo, e la sua morte prematura fu collegata
alla sfortuna del numero.
Anche nella tradizione cristiana
l'ultima cena vide 13 commensali a tavola.
La superstizione legata alla cattiva
sorte del numero non scoraggia però altri superstiziosi che invece lo
considerano un numero fortunato, forse per il 13 del totocalcio!
ASSOCIAZIONI Il numero 13 è associato alla caduta
dell'ordine
dei Templari visto che il loro arresto di gruppo e la confisca dei loro
beni vennero eseguiti il venerdì 13 ottobre 1307.
AFORISMA
La superstizione è meno diffusa di quanto si creda; non ho mai incontrato
una persona che avesse rinunciato alla "tredicesima". [Fritz
Muliar] |
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